Un ‘invito’ della Regione all’ultimo momento scambiato per una ordinanza del sindaco
I controlli preventivi nei locali a pochissime ore dall’inizio della finalissima? “Sono stati effettuati sulla base di una richiesta della questura dopo una lettera con ‘raccomandazioni’ della Regione: vale una lettera perché richiedere controlli nella stessa giornata dell’invito: si poteva fare per tempo per dare la possibilità alle attività di organizzarsi. Ma non se non c’è alcuna norma di contrasto su queste installazioni, non si può richiedere all’ultimo momento di fare qualcosa…“. Lo dice l’assessore alle attività produttive del comune di Teramo, alle prese nella giornata di ieri con decine e decine di segnalazioni, originate dall’ambiguità di quanto stesse accadendo.
Ambiguità che ha creato non pochi disagi, vista la diffusione a macchia d’olio della notizia dell’esistenza di una ordinanza del sindaco: “Nulla di tutto questo – ha detto l’assessore Antonio Filipponi – ma solo una comunicazione di quel tipo che, benché non possa produrre alcun tipo di conseguenza. Sicuramente intempestiva, diciamolo. Noi abbiamo deciso di non mettere lo schermo ma nei confronti delle attività che hanno subito restrizioni in questi mesi mi è sembrata una modalità sinceramente poco tempestiva. Poi che abbiamo visto tutti le scene di festa come le abbiamo visto sui social ha confermato soltanto la nostra buona scelta di non installare un maxischermo“.
Ascolta l’assessore Filipponi nell’intervista andata in onda al Tg di R115